Acli Trentine in movimento: comunità che rigenerano la democrazia

Dall’Editoriale pubblicato sul periodico Acli Trentine

La tanto osannata “democrazia diretta”, secondo la quale ogni cittadino può esercitare il potere di governo senza la necessità di alcun tipo di rappresentanza e la decisa spinta verso la disintermediazione, incentivata dai più importanti enti pubblici, tra cui Agenzia delle Entrate ed Inps, hanno contribuito ad adombrare il ruolo degli enti intermedi quali associazioni, comitati, enti non profit, sindacati, ecc., etichettandoli come “superflui” e “non più attuali”.

La pandemia che ci ha colpiti e che tuttora ci condiziona ha fatto però riemergere, con forza, la necessità di porre l’esigenza collettiva sopra quella individuale. In un mondo come il nostro, improntato all’individualismo la pandemia ha comportato un cambio di priorità, che ha riportato l’attenzione su quei meccanismi e quegli apparati che consentono di riportare gli individui ad essere ascoltati, non più e non solo come individui, ma come soggetti che condividono una condizione comune.

Modelli che permettono di ordinare ed amplificare un’esigenza collettiva ed, allo stesso tempo, consentono a chi governa di dialogare in maniera mediata con il cittadino. Come sostiene Michele Tronconi, in un suo recente libro “Perché insieme. Natura umana e corpi intermedi”, l’emergenza sanitaria e la conseguente emergenza sociale, ci ha dunque consentito di riscoprire il ruolo e l’efficacia dei corpi intermedi. Luoghi, questi, che come in una sorta di camera di compensazione consentono il confronto tra l’individuo che ha poche informazioni e l’individuo che, pur avendo la medesima esigenza, ha più informazioni o diverse proposte ed elaborazioni di pensiero. Dal legame che il dialogo crea tra queste due tipologie di individui, nasce una struttura complessa che riduce le asimmetrie, le compensa e infine orienta le migliori informazioni verso i livelli di decisione più efficaci.

Le associazioni hanno inoltre l’indubbio merito di far funzionare meglio la democrazia rappresentativa, come la conosciamo e per come è strutturata dalla nostra Costituzione, in quanto hanno ancora la voglia di indignarsi davanti ai soprusi ed alle violazioni dei diritti: il nostro pensiero in questo momento deve andare al popolo Ucraino, da troppi anni tenuto sotto la minaccia della guerra che in queste ultime ore sta divenendo, terribile realtà. NO alla GUERRA e SI alla DIPLOMAZIA, in particolare al ruolo politico che l’Unione Europea può e deve giocare in situazioni come queste.

 

Le Acli Trentine sono in movimento per interpretare al meglio il modello sopra descritto. Migliorare il dialogo tra gli individui, tessendo relazioni ad alto valore sociale ed umano quale presupposto per dare nuova linfa alle comunità ed alla capacità di autogoverno e cura che queste possono e devono avere è il nostro lavoro quotidiano. Per questo ci sentiamo di chiedere ai cittadini di continuare a darci fiducia, di proseguire assieme questo cammino. Fare la tessera Acli 2022 è un modo per contribuire a questa azione e per partecipare alla rigenerazione delle comunità e della democrazia