Dall’Editoriale pubblicato sul periodico Acli Trentine
In occasione dei settant’anni di Enaip.
“Lo scopo dell’Enaip era quello di impartire una formazione professionale al lavoratore, distinta da quella per lo più troppo specialistica o teorica di un tecnico, ma anche da quella troppo limitata all’addestramento puro e semplice. Oltre a ciò, in un momento in cui si guardava al lavoratore con l’occhio grettamente utilitaristico, si voleva alimentare anche l’anelito di spiritualità del lavoratore, i suoi sentimenti morali, la coscienza civica e il senso di solidarietà.”
Queste le parole del primo direttore di Enaip Trentino Giorgio Fedrizzi, riportate in un articolo del 1956 e riferite all’avvio dell’attività dell’ente nel 1951.
Formare un tecnico, certamente ma formare anche un cittadino. Questo l’obiettivo delle origini e questa affermazione, più di tante altre parole, può spiegare perché Enaip ed Acli siano un binomio inscindibile.
In occasione della cerimonia per il settantesimo dell’ente ho ricordato come, grazie alla formazione professionale, la Provincia di Trento possa vantare il più basso tasso di dispersione scolastica d’Italia, paragonabile ai migliori risultati d’Europa (Tretno 9,6% – Italia 22,1%).
Ed è proprio questo ruolo di cerniera sociale e di promozione di un modello di sviluppo inclusivo che oggi caratterizza in modo più netto l’elemento di unione tra Enaip e Acli. Acli Trentine che hanno, ormai da qualche anno, intrapreso una strada comunitaria, riaprendo i propri presidi alla contaminazione territoriale e lavorando affinché questi diventino promotori di buone relazioni, di proposte politiche e di modelli di sviluppo rivolti alla valorizzazione delle risorse del territorio ed alla compatibilità ambientale, sociale ed economica.
Guardando al futuro voglio evidenziare come vi sia la necessità di proseguire a rinforzare le sinergie e le partnership che Acli ed Enaip in questi anni hanno costruito. In particolare quelle con le categorie economiche ad iniziare da industriali, artigiani ed operatori turistici al fine di mantenere alta l’attenzione all’innovazione ed alla costruzione di percorsi di studio che abbiamo sempre reali possibilità di occupazione e di valorizzazione dei giovani.
Alla Provincia di Trento chiediamo infine una maggiore condivisione per quanto riguarda l’azione politica complessiva in quanto ogni taglio ai servizi essenziali, alle politiche attive del lavoro, ogni riforma del welfare che assuma toni discriminatori o comunque che inneschi differenze tra cittadini provocano sempre delle ricadute negative anche all’interno delle aule scolastiche oltre che nella società, aumentando i problemi e le difficoltà, specie per le categorie e le fasce più deboli.
*foto di ENAIP Trentino