di Luca Oliver, Presidente ACLI trentine
L’Italia sembra il paese dove la famiglia occupa un posto centrale eppure, a ben guardare, il nostro paese mostra delle notevoli carenze sia in termini di politiche dedicate al sostegno diretto sia in termini di investimenti di risorse pubbliche.
Secondo un’indagine di Eurostat, l’Italia si troverebbe molto in basso nella classifica dei paesi europei quanto ad investimenti per la famiglia da parte degli stati. Ai primi posti figurano la Norvegia, la Danimarca e la Germania. L’Italia, con 365 euro pro capite di spesa per famiglia, si colloca accanto a paesi come l’Estonia e la Grecia, mentre in fondo troviamo Bulgaria, Romania, Estonia e Polonia. La media europea di spesa pubblica si attesta sui 568 euro, molto al di sopra del nostro paese. Tuttavia, nonostante la mancanza di solide politiche dedicate, la famiglia rappresenta ancora l’ossatura antropologica del bel paese quanto a presidio sociale, cura dei figli e degli anziani.
Un altro aspetto fondamentale per comprendere l’Italia è poi quello di considerare la grande capacità di risparmio dei nostri contribuenti e la loro propensione a superare diverse difficoltà ricorrendo alla solidarietà famigliare e alla capacità di costruire comunità attraverso le reti dell’associazionismo e del volontariato. Sostegni che, nella società moderna, passano attraverso politiche di incentivazione delle relazioni famigliari, una maggiore partecipazione dei padri nell’educazione e nella crescita dei figli e il rafforzamento delle istituzioni educative e culturali.
In Trentino, che da anni si definisce un “territorio amico della famiglia”, sono state attivate diverse misure che, accanto a quelle nazionali, hanno contribuito a colmare il vuoto progettuale sull’argomento cercano di intervenire attivamente sui giovani nuclei famigliari.
Anche le Acli hanno sviluppato una serie di iniziative dedicate alla famiglia grazie soprattutto ai loro servizi (Patronato e CAF in particolare).
Un esempio in tal senso è venuto recentemente da un’utile “guida alle agevolazioni per futuri o neo genitori”. “Diventare genitori”, questo il titolo del vademecum, rappresenta la prima di una serie di pubblicazioni che colgono l’esigenza di incentivare il nostro ruolo sul fronte del servizi al fine di sviluppare un’azione sociale e una serie di interventi innovativi per aprire la nostra organizzazione ai nuovi bisogni della società.
Attraverso questa guida le Acli intendono testimoniare il loro impegno nei confronti di politiche sociali che pongono al centro la famiglia e la funzione sociale ed educativa dei nuovi genitori stabilendo di fatto una nuova alleanza con le giovani generazioni. Un servizio che dovrà anche tradursi coerentemente nell’impegno politico volto al riconoscimento del ruolo sociale della famiglia intesa come colonna portante di una società responsabile ed in grado di affrontare le sfide del futuro.
La conferenza stampa di presentazione del Vademecum “Diventare genitori: guida alla agevolazioni”.