ACLI: I SOLDI DEL TFR APPARTENGONO AI LAVORATORI, NON CERTO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Acli: i soldi del Tfr appartengono ai lavoratori,
non certo al presidente del Consiglio
Luigi Bobba: «In democrazia non esistono regali, ma diritti»
Roma, 18 ottobre 2005 – I soldi del Tfr appartengono ai lavoratori, non certo al governo o al presidente del Consiglio. Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani replicano con fermezza alle parole pronunciate in giornata dal premier Silvio Berlusconi in merito alla controversa approvazione della riforma del Tfr.
«Berlusconi parla dei soldi dei lavoratori come se fossero i suoi – afferma il presidente nazionale delle Acli Luigi Bobba – ma sbaglia due volte: uno, perché quei soldi appartengono ai lavoratori e andranno, con la riforma del Tfr, a loro beneficio; due, perché in democrazia non esistono “regali” ma solo diritti».
Le Acli ribadiscono ancora una volta l’urgenza di approvare al più presto la riforma del sistema di previdenza complementare e invitano il governo a tutelare il futuro pensionistico dei lavoratori insidiato – come ha affermato lo stesso ministro del lavoro Maroni – dagli interessi di pochi.