Le critiche dell’Associazione alla manovra economica del governo Finanziaria: Le Acli aderiscono allo sciopero generale Tassare le rendite finanziarie per investire sulla famiglia e sulle politiche sociali Roma, 24 novembre 2005 – Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani aderiscono allo sciopero generale di domani, 25 novembre, indetto dai sindacati confederali Cisl, Uil e Cgil per protestare contro la Legge finanziaria del 2006. La decisione è stata presa dalla presidenza nazionale delle Acli nel corso della riunione odierna. Le Acli avevano già espresso il loro giudizio negativo sulla manovra economica del governo giudicandola «inadeguata» ad affrontare i problemi reali del Paese – lo sviluppo, il Mezzogiorno, le famiglie. L’Associazione aveva proposto in particolare di tassare maggiormente le rendite finanziarie, specie quelle di consistenti proporzioni, di origine speculativa o frutto di operazioni a breve, per investire queste risorse in una riduzione consistente del costo del lavoro; e aveva chiesto di investire sulla famiglia e sui bambini in modo strutturale e duraturo, non con misure “spot” di scarsa efficacia. Le Acli avevano quindi criticato aspramente la decisione di tagliare i fondi per la cooperazione internazionale, venendo meno agli impegni più volte assunti dal governo in sede di Consiglio europeo e mettendo seriamente a rischio molte delle attività e dei progetti delle Organizzazioni non governative. Giudicata ugualmente «inaccettabile» la riduzione dei trasferimenti al Fondo nazionale delle politiche sociali.
26 Novembre 2005