RIFORMA DEL TFR: INGIUSTIFICATO E DANNOSO LO SLITTAMENTO AL 2008
Il presidente Luigi Bobba: «Non avevamo bisogno di pause ma di salti in avanti. Penalizzati i lavoratori più giovani»
Un ritardo ingiustificato e dannoso per i lavoratori, soprattutto quelli più giovani. Le Acli commentano negativamente la decisione del Governo di rimandare al 2008 l’attuazione del Decreto sulla previdenza complementare.
«La riforma della previdenza complementare – afferma il presidente nazionale delle Acli Luigi Bobba – non aveva bisogno di “pause” ma di salti in avanti. Invece di recuperare il troppo tempo perduto, si è deciso di temporeggiare ancora. Una decisione incomprensibile e dannosa per i lavoratori, soprattutto quelli più giovani, che da 10 anni attendevano che si desse sicurezza al futuro del loro sistema previdenziale».
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani si trovano a dover ripetere quanto già sostenuto a proposito della legge finanziaria per il 2006: rinviare la soluzione dei problemi non è mai una buona politica; il peso del ritardo accumulato finisce sempre per ricadere sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori, soprattutto quelli più esposti alle incertezze e alle fragilità del sistema Paese.