Cassa integrazione nel 2020? Il lavoratore potrebbe essere obbligato a fare il 730

23 Marzo 2021

I lavoratori che nel 2020 hanno percepito la Cassa integrazione a causa dell’epidemia Covid-19 potrebbero essere obbligati a presentare il modello 730 nel 2021. Lo stesso discorso riguarda anche chi ha ricevuto un’integrazione al reddito con l’iniziativa messa in campo dalla provincia di Trento “Riparti Trentino”.

Il condizionale è doveroso perché l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi vale per chi nel 2020 ha percepito redditi da più soggetti, come ad esempio il datore di lavoro e l’INPS, se la Cassa integrazione è stata pagata direttamente dall’INPS. In questo caso scatta l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi per determinare il corretto importo delle imposte dovute, sulla base del totale dei redditi percepiti, e verificare se la situazione del lavoratore è a credito o a debito.

Facciamo un esempio concreto. Massimo è un cameriere e nel 2020 ha avuto accesso alla Cassa integrazione perché il ristorante dove lavora ha dovuto chiudere per dei periodi prolungati a causa del Covid. Nel 2020 Massimo ha percepito redditi da lavoro dipendente, da parte del suo datore di lavoro, e redditi da Cassa integrazione, che sono stati pagati dall’INPS. Massimo, quindi, ha due sostituti d’imposta che gli rilasciano due diverse Certificazioni Uniche (CU): la CU del datore di lavoro, inviata al lavoratore entro fine marzo, e la CU dell’INPS, da scaricare online sul sito dell’istituto. Avendo due CU, rilasciate da due sostituti d’imposta diversi, Massimo dovrà presentare la dichiarazione per conguagliare i due redditi e verificare se le imposte complessivamente trattenute dal datore di lavoro e dall’INPS sono corrette o se devono essere effettuati dei versamenti aggiuntivi (o, in alcuni casi, se ha diritto ad un rimborso).

Quest’anno, a causa della pandemia, i lavoratori che si troveranno nella stessa situazione di Massimo saranno molti. L’Istat ha evidenziato un crollo delle ore lavorate nei primi tre trimestri del 2020 – meno 3,9 miliardi di ore, il 12% in meno rispetto al 2019 – e un’esplosione della Cassa integrazione, con più di 6 milioni di beneficiari tra marzo e settembre 2020 in tutta Italia.

CAF ACLI è a disposizione per verificare le situazioni specifiche e per valutare l’eventuale obbligatorietà o opportunità di presentare il 730 (0461 277277; mycaf.it, caf@aclitrentine.it)

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