Paghi un affitto? In dichiarazione dei redditi potresti avere un vantaggio fiscale

22 Aprile 2021

Presentando la dichiarazione dei redditi si possono detrarre le spese d’affitto sostenute per gli immobili adibiti ad abitazione principale. In base ai soggetti che richiedono la detrazione e al reddito percepito durante l’anno, ci sono cinque diverse casistiche.

Ricordiamo che la detrazione non può essere goduta da chi già percepisce contributi o da chi risiede in un alloggio ITEA. Se il contratto di locazione è intestato a più soggetti, ciascuno di essi può beneficiare della detrazione “pro quota” (cioè in base alla quota del contratto intestata), facendo riferimento al proprio reddito complessivo.

Vediamo ora le 5 casistiche previste dalla normativa.

1. Detrazione per inquilini a basso reddito con contratto in libero mercato:

  • di 300 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • di 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma inferiore alla soglia di 30.987,41 euro.

2. Detrazione in caso di contratti concordati:

  • di 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • di 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma inferiore alla soglia di 30.987,41 euro.

3. Detrazione per giovani che vivono in affitto:

Ai giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, spetta una detrazione fissa di 991,60 euro, per i primi tre anni di canone, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro.

4. Detrazione per chi ha trasferito la residenza per motivi di lavoro:

  • di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
  • di 495,80 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.

Per usufruire di questa detrazione il lavoratore deve aver trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo ed il nuovo comune si deve trovare ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. La detrazione, può essere fruita nei primi tre anni in cui è stata trasferita la residenza: di conseguenza se il trasferimento è avvenuto nel 2018, ad esempio, la detrazione verrà applicata in relazione ai periodi d’imposta 2018, 2019, 2020.

5. Detrazione per studenti fuori sede che frequentano atenei situati in Comuni diversi da quello di residenza:

La detrazione spetta nella misura del 19% ed è calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro, se gli immobili oggetto di locazione si trovano nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi. Gli immobili , inoltre, devono essere distanti almeno 100 km dal comune di residenza e comunque in una provincia diversa. La detrazione si applica anche agli studenti che frequentano corsi di laurea negli stati dell’Unione Europea, nonché ai contratti stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.

CAF ACLI è a disposizione per l’elaborazione e la trasmissione della dichiarazione dei redditi 2021, su appuntamento (0461 277277 – mycaf.it – caf@aclitrentine.it) o a distanza (il730.online).

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