Agriturismo e donna: un premio per incoraggiare le donne verso nuove forme di partecipazione e di creazione di buon lavoro

25 Novembre 2021

Le tre vincitrici sono: Martina Campregher, Alice Delmonego e Aurora Brunel

Sono state 25 le imprenditrici impegnate nel settore dell’agriturismo che hanno partecipato all’edizione 2021 del Premio “Agriturismo trentino & donna”.

L’iniziativa, promossa dal Coordinamento Donne delle Acli trentine e dall’Arcidiocesi di Trento, ha inteso valorizzare il ruolo innovativo e creativo della donna in un settore che negli ultimi anni è diventato centrale nel presidio della montagna sia dal punto di vista delle produzione di qualità, che della gastronomia e dell’accoglienza in ambito rurale.

Alla realizzazione del premio hanno partecipato in qualità di esperti, Sabrina Verde del Direttivo di Acli Terra, l’ ufficio sVOLta, creato da Non Profit Network – CSV Trentino, Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale e Fondazione Caritro CSV Trentino ufficio Svolta, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, l’Associazione Agriturismo Trentino e Fap Acli.

“I criteri per l’assegnazione dei premi – ha spiegato la responsabile del Coordinamento donne delle Acli Donatella Lucian – hanno tenuto conto in modo particolare della valorizzazione della gestione famigliare, della sostenibilità ambientale, del sostegno alle tante situazioni di fragilità sociale e della cultura dell’accoglienza”.

Sulla base di questi criteri sono risultate vincitrici dell’edizione 2021:

Martina Campregher, dell’Agritur la Barberina di Calceranica, Alice Delmonego di malga Riondera di Ala e Aurora Brunel del Bio Agritur Ciasa do Pare di Soraga in val di Fassa.

Alle vincitrici andrà un assegno di 2.000 euro al quale si aggiunge un contributo di 500 euro messo a disposizione da PensPlan per aprire o integrare un piano di previdenza complementare a sostegno della loro futura pensione.

Quest’anno si è aggiunto inoltre un premio speciale di 1.000 euro proposto dalla FAP, la Federazione degli Anziani e Pensionati delle Acli, che è stato assegnato a Monica Giupponi dell’Agritur Maso Corradini di Molina di Fiemme per l’impegno nella valorizzazione della tradizione famigliare nella continuità generazionale.