VI congresso provinciale Acli Terra - COLTIVIAMO IL FUTURO - I valori e i beni rurali nella transizione ecologica

09 Novembre 2021

Il futuro dei giovani e l’ambiente sono stati al centro del VI congresso provinciale di Acli Terra che si è svolto nella cornice di Castel Ivano in Bassa Valsugana.

Flavio Sandri, Presidente del sindacato agricolo dal 2014 fino ad oggi, ha letto un’appassionata relazione che ha ripercorso i punti salienti dell’impegno di Acli Terra nei confronti dell’agricoltura e della comunità trentina. Sandri, che per i limiti di mandato non si ricandiderà alla presidenza per il prossimo quadriennio, ha ricordato le emergenze del momento. Accanto alla Flavescenza dorata, per la quale si chiedono maggiori controlli, ricerca, interventi per la ristrutturazione dei vigneti colpiti dalla fitopatia ed indennizzi compensativi per le piante estirpate, Sandri ha ricordato le importanti sinergie sulla formazione messe in campo grazie alla collaborazione con Enaip Trentino.

Si è parlato poi della posizione critica assunta dal sindacato nei confronti del referendum sul biologico auspicando il consolidamento di una cultura ambientale che deve maturare a partire dal basso e dalla vera partecipazione dei produttori.

La nuova legge approvata dalla Provincia autonoma di Trento rappresenta inoltre una grande opportunità di sviluppo per questo settore che andrà accompagnata con una politica di collaborazione con il settore integrato.

Un particolare attenzione è stata poi riservata da Sandri al Progetto Leader che aveva riguardato la Valsugana nella passata programmazione europea.

“I risultati ottenuti, anche in base alle nuove manifestazioni d’interesse per la realizzazione di nuovi progetti imprenditoriali di diversificazione e recupero del territorio rurale – ha affermato in proposito Sandri – ci fanno ben sperare per una rinnovata candidatura del Gal Orientale alle risorse Leader del prossimo PSR 2023- 2027”.

L’attenzione di Sandri si è poi soffermata sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed in particolare sulle grandi disponibilità per il rilancio delle politiche legate all’economia circolare e agricoltura sostenibile, contratti di filiera e di distretto, tutela del territorio e della risorsa idrica per i quali sono stati stanziati 6,8 miliardi di euro a livello nazionale.

Il nuovo PNRR, ha aggiunto Sandri, potrà rilanciare anche i Distretti del Cibo, i distretti Biologici ed alleggerire il peso della burocrazia.

Una particolare attenzione è stata infine riservata ai giovani in agricoltura nella futura Politica agricola comunitaria. Il sostegno ai giovani agricoltori avrà infatti un nuovo livello minimo obbligatorio del 3% degli aiuti nazionali.

“Ci auguriamo – ha concluso Sandri – che lo sviluppo rurale, ovvero il secondo pilastro della Pac, venga semplificato rispetto ai canoni attuali, indirizzando le risorse a poche e importanti misure a favore dell’innovazione e della sostenibilità ma anche del miglioramento del reddito.

Quello di cui siamo certi è che L’agricoltura trentina, è sicuramente tra le più green d’Europa, con numerosi primati nella sostenibilità e qualità delle produzioni che confermano il percorso vincente intrapreso sulla tutela del territorio e del paesaggio, sulla tutela delle risorse idriche, sulla sicurezza alimentare e sulle produzioni biologiche. L’impegno di Acli Terra deve puntare a valorizzare tutto ciò che l’agricoltura ha fatto in questi anni per la tutela della risorsa idrica, per la riduzione dell’uso dei fitofarmaci e per la salvaguardia delle risorse ambientali e paesaggistiche”.

Fra gli interventi che sono seguiti ricordiamo quelli dell’Assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli (a distanza) che ha introdotto le linee della nuova Pac per la prossima programmazione (2023-2027) che si incentrano su una nuova alleanza fra agricoltura e ambiente tenuto conto dei nuovi importanti progetti europei e del PNRR.

Concetti poi ripresi da Alberto Giacomoni, responsabile del Servizio Politiche Sviluppo Rurale della Pat e da Antonino Ziglio, Presidente nazionale di Acli Terra.

Nelle conclusioni, Luca Oliver, Presidente delle Acli trentine, ha ricordato l’importanza del valore dell’agricoltura sia per l’ambiente e la stabilità del territorio, sia come elemento di valore e di coesione sociale.

Le Acli, ha concluso Oliver, sono in prima fila per il rilancio e la rigenerazione delle nostre comunità locali e l’agricoltura rappresenta una risorsa fondamentale di questo processo di rinascita.

Il congresso ha poi eletto il nuovo Consiglio provinciale di Acli Terra che risulta così composto:

Alessio Zanghellini, Alvise Spagnolli, Christian Martinello, Davide Capra, Fausto Gardumi, Flavio Sandri, Francesco Bigaran, Igor Busarello, Matteo Trentinaglia, Mattia Trentin, Michele Scrinzi, Omar Debortoli, Paolo Faletti, Rodolfo Ropelato, Sabrina Verde, Stefano Dalledonne, Valentino Cenci.

Il nuovo Consiglio eleggerà a breve il nuovo Presidenti e i due nuovi Vicepresidenti di Acli Terra.