Fatturazione elettronica: da luglio obbligo anche per i titolari di Partita Iva in regime forfetario

16 Maggio 2022

Importante novità per i titolari di Partita Iva in regime forfetario con ricavi/compensi nel corso dell’anno 2021 superiori a 25 mila euro: a partire dal 1° luglio 2022 l’obbligo di fatturazione elettronica si estenderà anche a questa categoria di contribuenti. L’utilizzo della fattura elettronica interesserà anche i soggetti in regime forfetario con ricavi e compensi 2021 pari o inferiori ai 25 mila euro a partire dal 1° gennaio 2024.

La fattura elettronica è stata introdotta nel 2015 come strumento di contrasto all’evasione fiscale per la pubblica amministrazione e dal 2019 è stata estesa alle operazioni tra soggetti privati, siano essi professionisti o imprese. Gli unici ad essere esentati da questo obbligo, appunto, sono stati i contribuenti del regime dei minimi e forfetari, che ora dovranno attrezzarsi.

Che cos’è la fattura elettronica?
La fattura elettronica non è altro che una fattura prodotta in formato digitale xml, la cui autenticità e integrità sono garantite attraverso l’apposizione della firma digitale di chi emette la fattura.

Per i titolari di Partita Iva che fino ad ora non hanno adottato la fatturazione elettronica cambiano dunque le modalità operative di emissione delle fatture: non sarà più necessario produrre fatture cartacee ma si procederà con la compilazione della fattura in formato xml e la trasmissione della stessa attraverso il SdI, il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate. A questo punto è la stessa Agenzia delle Entrate a prendersi in carico il documento e a consegnarlo al destinatario fornendo una ricevuta che assicura l’avvenuta consegna.

Come funziona il Sistema di Interscambio?
Affinché il Sistema di Interscambio processi correttamente la fattura elettronica, oltre ad inserire i dati classici – come il numero, la data, la natura e la quantità di beni o servizi venduti – è importante prestare attenzione a un dato in particolare, il Codice univoco del destinatario che identifica il destinatario della fattura. Per conoscere i Codici Univoci degli enti pubblici basta consultare il registro IPA, nel caso dei privati invece è necessario farselo trasmettere dal privato stesso prima della predisposizione della fattura.

Se tutti questi dati sono stati inseriti correttamente, il Sistema di Interscambio consegna in modo sicuro la fattura al destinatario, comunicando a chi la ha trasmessa data e ora della consegna del documento.

Per compilare una fattura elettronica è necessario avere un pc o qualsiasi altro supporto tecnologico ma, soprattutto, un software che consenta di predisporre e inviare la fattura nel formato XML.

Gli operatori di CAF ACLI possono aiutarti in questo e in tutte le pratiche per l’apertura della partita Iva, per la gestione della contabilità e per l’elaborazione del Modello Redditi (0461 277277 – caf@aclitrentine.it – chat).