Dichiarazione dei redditi: in detrazione le spese di affitto dell’abitazione principale

13 Luglio 2022

Per chi paga un affitto sulla propria abitazione principale, presentare la dichiarazione dei redditi può essere conveniente: le spese sostenute possono essere portate in detrazione, determinando un risparmio sull’imposta dovuta o, addirittura, un rimborso da parte dello Stato. La scadenza per presentare il Modello 730 è fissata al 30 settembre 2022.

In base ai soggetti che richiedono la detrazione sull’affitto e al reddito percepito durante l’anno, ci sono cinque diverse casistiche.

  1. Detrazione per inquilini a basso reddito con contratto in libero mercato:
    • di 300 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
    • di 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma inferiore alla soglia di 30.987,41 euro.
  2. Detrazione in caso di contratti concordati:
    • di 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
    • di 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma inferiore alla soglia di 30.987,41 euro.
  3. Detrazione per giovani che vivono in affitto:
    ai giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, spetta una detrazione fissa di 991,60 euro, per i primi tre anni di locazione, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro.
  4. Detrazione per chi ha trasferito la residenza per motivi di lavoro:
    • di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
    • di 495,80 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.Per usufruire di questa detrazione il lavoratore deve aver trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo ed il nuovo comune si deve trovare ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. La detrazione, può essere fruita nei primi tre anni in cui è stata trasferita la residenza: di conseguenza se il trasferimento è avvenuto nel 2019, ad esempio, la detrazione verrà applicata in relazione ai periodi d’imposta 2019, 2020, 2021.
  5. Detrazione per studenti fuori sede che frequentano atenei situati in Comuni diversi da quello di residenza:
    La detrazione spetta nella misura del 19% ed è calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro, se gli immobili oggetto di locazione si trovano nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi. Gli immobili, inoltre, devono essere distanti almeno 100 km dal comune di residenza e comunque in una provincia diversa. La detrazione si applica anche agli studenti che frequentano corsi di laurea negli stati dell’Unione Europea, nonché ai contratti stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.

Nel caso in cui il contratto di locazione sia intestato a più soggetti, ciascuno di essi può beneficiare della detrazione “pro quota” – ovvero in base alla quota del contratto intestata – facendo riferimento al proprio reddito complessivo. Questa detrazione non può essere goduta da chi già percepisce contributi o da chi risiede in un alloggio ITEA.


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