
È in arrivo un’importante scadenza per i destinatari dell’Assegno di cura: entro il 31 marzo 2023, essi sono tenuti a presentare la domanda di riaccertamento della condizione economica, attraverso l’ICEF, per poter continuare a ricevere l’aiuto.
L’Assegno di cura è una prestazione assistenziale di tipo economico prevista in provincia di Trento. Va ad integrare mensilmente l’importo dell’indennità di accompagnamento che viene erogato alle persone a cui viene riconosciuta l’invalidità civile e l’impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.
Una volta ottenuto l’Assegno di cura, per continuare a percepirlo nel tempo è necessario inviare annualmente all’APAPI – l’Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa – il riaccertamento della propria situazione reddituale attraverso l’indicatore ICEF e la comunicazione della situazione familiare.
I requisiti
Per averne diritto, il richiedente deve risiedere in provincia di Trento da almeno due anni continuativi ed essere già titolare di indennità di accompagnamento.
La misura è nata per favorire e supportare la permanenza delle persone non autosufficienti nel proprio domicilio; di conseguenza, non viene corrisposto alle persone ricoverate presso strutture residenziali, sociosanitarie o sanitarie o assistenziali.
La domanda
La domanda di Assegno di cura può essere presentata in ogni periodo dell’anno. L’importo è basato sull’indicatore ICEF ed è compreso fra i 100 e i 1.100 euro al mese.
Una volta ottenuto l’Assegno di cura, per continuare a percepirlo nel tempo, è necessario inviare annualmente all’APAPI il riaccertamento della propria situazione reddituale, aggiornando l’indicatore ICEF del nucleo familiare. Come detto, la scadenza è fissata al 31 marzo 2023, pena la revoca dell’assegno di cura.
Per presentare la domanda di riaccertamento della condizione economica ci si deve rivolgere al Patronato ACLI, dopo aver aggiornato il proprio indicatore ICEF, il cui calcolo gratuito va richiesto al CAF ACLI (appuntamenti al 0461 277277, via chat su questo sito o sulla App ACLInet).
Va presentata dall’interessato o, se minorenne, da uno dei genitori con il quale risiede o da chi esercita la potestà genitoriale; se è un minore affidato dall’affidatario; se è interdetto dal tutore; se inabilitato dallo stesso con l’assistenza del curatore. La domanda può essere presentata anche dall’amministratore di sostegno.