Assegno unico e universale per i figli: scadenza in arrivo per ricevere i mesi arretrati

05 Giugno 2023

Il prossimo 30 giugno è una data spartiacque per chi ha diritto all’Assegno unico e universale per i figli: chi non ha ancora presentato l’ISEE aggiornato al 2023, infatti, ha tempo fino alla fine del mese per assicurarsi gli importi mensili maggiorati a partire da marzo 2023, in proporzione alla fascia economica nella quale si colloca il nucleo familiare.

L’Assegno unico e universale, ricordiamo, è la misura introdotta a livello nazionale nel 2022 che – ad eccezione del bonus asilo nido – ha accorpato in un’unica prestazione un ampio ventaglio di misure a sostegno della genitorialità. Spetta a tutti i nuclei familiari con figli fino ai 21 anni, indipendentemente dal reddito, e il suo importo è determinato dall’ISEE. Se si presenta la domanda senza ISEE o con un ISEE superiore a 40 mila euro, l’assegno viene erogato nella sua misura minima.

Il beneficio viene attribuito su base mensile per il periodo ricompreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo. Per coloro che nel corso del 2022 hanno già presentato la domanda di Assegno e la stessa non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente, l’INPS ha continuato ad erogare la misura d’ufficio, senza il bisogno di presentare una nuova domanda, se i requisiti richiesti sono rimasti soddisfatti.

Per non ricevere l’assegno con l’importo minimo previsto dalla normativa, tuttavia, è importante aggiornare l’indicatore ISEE del proprio nucleo familiare al 2023. Qualora il nuovo ISEE venga presentato entro il 30 giugno 2023, gli importi a conguaglio eventualmente dovuti saranno erogati con decorrenza dal mese di marzo 2023 e quindi con corresponsione degli arretrati.

L’Assegno Unico Universale può essere richiesto anche dai titolari di un permesso per protezione temporanea con scadenza prorogata fino al 31 dicembre 2023, rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, infatti, ha precisato che tra i permessi di soggiorno che permettono di percepire l’Assegno Unico Universale rientra anche quello per protezione temporanea, che viene rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina in conseguenza degli eventi bellici in corso.

Ricordiamo che fra i principali destinatari dell’Assegno Unico Universale rientrano:

  • cittadini italiani o comunitari, compresi i loro familiari;
  • cittadini non comunitari titolari di premesso UE di lungo soggiorno;
  • cittadini titolari di un permesso unico di lavoro di durata superiore ai sei mesi;
  • titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani.

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