ELEZIONI POLITICHE 2022: le priorità dei Giovani Acli del Trentino

18 Ottobre 2022

AMBIENTE: L’ambiente è la nostra (in realtà di tutti) prima urgenza. E’ necessario impegnarsi a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della cura del bene comune tramite l’applicazione di buone pratiche (anche a livello imprenditoriale) prendendo esempio dai paesi più virtuosi o da enti territoriali che investono in processi di economia circolare. Anche noi per il bagaglio di esperienze che ci portiamo dietro come regione autonoma possiamo essere un esempio per altri. Proposte importanti da approfondire a nostro avviso sono: istituzione di dazi sull’inquinamento (e dall’altra premiare i virtuosi), Carbon-tax europea, incentivare verso diete più vegetali (le industrie di latte e carne hanno impatto ambientale enorme), restituzione dei terreni alla biodiversità (alberi = ossigeno). Grande interesse viene riposto anche nelle cosiddette Comunità energetiche che rappresentano un esempio tra tanti di investimento in forme energetiche più sostenibili e all’avanguardia e che potrebbero renderci autonomi anche sotto questo punto di vista.

ISTRUZIONE e SOCIALE: Maggior attenzione allo sviluppo personale di cittadini e cittadine, il rispetto della persona, il diritto e il valore dell’istruzione che comporta la formazione di un cittadino ben inserito nella società, sensibile, informato, responsabile, attento e attivo. A questo punto diventa davvero urgente una revisione dei programmi scolastici, dei metodi di insegnamento e un aggiornamento della retribuzione dei docenti. In ambito scolastico inoltre abbiamo riflettuto sulla necessità di superare la legge 170/201 e pensare a una formazione obbligatoria sui DSA dell’intero corpo docenti. Reputiamo inoltre preoccupante che qualcuno proponga il servizio militare obbligatorio come unica formula per educare i giovani perché crediamo che sia invece la scuola il fulcro dell’educazione e della formazione delle donne e gli uomini di domani e sulla quale bisogna sicuramente ragionare e investire di più. Altri temi sociali che ci stanno a cuore: parità di genere (possiamo pensare a un modello finlandese?), aborto e unioni civili, eutanasia legale (una legge chiara che metta nero su bianco ciò che venne espresso dalla Corte Costituzionale), legge specifica contro le discriminazioni per genere, sesso, orientamento e disabilità.

ECONOMIA: Come giovani delle Acli riteniamo rilevante una politica economica sostenibile per le generazioni future. Considerando l’attuale situazione economica finanziaria dell’Italia, reputiamo discriminatorio qualsiasi spesa pubblica che non comporti un vero e proprio beneficio a lungo termine. Problemi globali complessi richiedono una stretta collaborazione tra gli Stati e un lavoro di squadra e ciò rende indispensabile ragionare in un’ottica europea. Il nostro rapporto debito pubblico/PIL attualmente si attesta intorno al 153%, un dato assai preoccupante che già mette in crisi le tasche di ogni singolo cittadino. Fortunatamente l’appartenenza all’Unione Europea con il programma Next Generation EU consente agli Stati membri di ricevere finanziamenti comunitari per rinnovare l’economia del nostro paese rendendola più giusta e produttiva. Per ricevere i soldi europei è necessario applicare le riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza elaborato dal governo italiano e approvato dalla Commissione Europea. Un modo sano di spesa dei fondi pubblici non corrisponde all’erogazione di sussidi in modo indiscriminato per motivi elettorali. I più bisognosi vanno sostenuti nei momenti difficili, ma con l’obiettivo di rendere la società indipendente dal sussidio statale. Riteniamo importante che venga istituito un salario minimo necessario alla lotta contro la povertà e allo stesso tempo una riduzione del cuneo fiscale che vada ad incrementare lo stipendio dei lavoratori.

ESTERI: L’Italia non è sufficiente “grande” per poter incidere su importanti questioni geopolitiche mondiali. Per questo l’appartenenza all’Unione Europea è fondamentale affinché, il nostro paese, attraverso le istituzioni europee possa poter veramente avere voce in capitolo su scala globale. Purtroppo ancora oggi l’Unione Europea non corrisponde esattamente come i padri fondatori della Comunità Europea, De Gasperi Schuman e Adenauer, auspicavano. L’Unione Europea deve ancora fare quel salto in avanti affinché diventi una vera e propria Federazione come gli Stati Uniti d’America. Riteniamo quindi importante che i partiti italiani sostengano fortemente il superamento del voto all’unanimità nel procedimento legislativo UE previsto in sede di Consiglio Europeo. Gli interessi di un singolo Stato membro non possono prevaricare sull’interesse generale della Comunità. Un altro importante aspetto della politica estera è la nostra appartenenza alla NATO. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, gli Stati democratici e liberali si sono ritrovati in un mondo suddiviso in due blocchi, quello Occidentale democratico e libero e quello sovietico autoritario e repressivo. Grazie all’intuizione dei paesi vincitori della Seconda Guerra Mondiale, si è istituita un’alleanza puramente “difensiva” di alcuni Stati democratici europei e del Nord America (USA e Canada) come mezzo di deterrenza di attacchi all’Europa da parte dell’Unione Sovietica. Purtroppo abbiamo visto, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, come rimanga ancora importante la NATO e come dobbiamo contribuire a sostenerla. Se molti Stati dell’est Europa possono sentirsi immuni da un attacco russo è grazie all’appartenenza alla NATO. Ricordiamo come, un grande trentino, italiano ed europeo, Alcide De Gasperi fece importanti sforzi per portare l’Italia nella NATO.

Da questo documento, seppur sintetico, risulta evidente che ci poniamo molte domande, abbiamo la voglia di portare il nostro punto di vista e il nostro contributo. Per questo riteniamo prezioso che, anche dopo le elezioni, sia possibile continuare a dialogare con i parlamentari che rappresenteranno il nostro territorio