Fridayforfuture, il cambiamento climatico richiede azioni immediate e forti
Sindacati e Acli venerdì in piazza con gli studenti per lo sciopero globale per il clima
“La rivoluzione ecologica deve essere giusta, creare sviluppo equo e coesione sociale”
Anche Cgil Cisl Uil e Acli aderiscono alla giornata mondiale di mobilitazione per il cambiamento climatico.
Venerdì 24 settembre le quattro realtà parteciperanno alla manifestazione organizzata a Trento, con partenza in via Verdi alle 9, dalle rappresentanze degli studenti medi e universitari.
La pandemia ha in parte distolto l’attenzione dell’opinione pubblica dalla questione ambientale. Il cambiamento climatico, però, è un problema con cui fare i conti subito. Gli effetti sull’ambiente e sulla vita di tutti noi sono già evidenti e per questa ragione serve agire subito e con coraggio.
Cgil Cisl Uil e Acli sono dunque convinti che sia necessario avviare e sostenere la rivoluzione verde.
Sono altrettanto certi, però, che la transizione ecologica dovrà portare ad uno sviluppo equo e dovrà garantire la coesione sociale. I costi di questo cambiamento, dunque, non si dovranno scaricare sulle fasce più deboli della popolazione né sui Paesi più poveri del Pianeta.
Un banco di prova importante sarà il Pnrr. Grazie all’intervento dell’Unione Europea, finalmente sono previste ingenti risorse sia a livello nazionale sia a livello locale per sostenere e incentivare la riconversione verde dei trasporti, delle costruzioni, dell’energia, delle produzioni e dunque dei consumi. In questo processo il lavoro dovrà avere un ruolo centrale.
Una transizione giusta, infatti, dovrà coniugare tutela dell’ambiente e della salute, sviluppo sostenibile e piena e buona occupazione.
Perché lo sviluppo sostenibile è questione complessa e trasversale a tutti i settori economici e richiede un profondo cambiamento di sistema e di abitudini, a livello personale e collettivo, un alto livello di coerenza fra quanto enunciato rispetto alle azioni concrete, soprattutto per il Trentino le cui vocazioni economiche sono profondamente intrecciate con la ricchezza ma anche la fragilità del territorio alpino.
Un ruolo importante in questo quadro hanno quindi i decisori politici nazionali e locali. A loro spetta il compito di creare le condizioni per sostenere la svolta verde, sia in termini di investimenti pubblici e politiche industriali a sostegno di investimenti privati in chiave ambientale, misure per favorire le transizioni occupazionali e risorse per la tutela ambientale e la messa in sicurezza del territorio.
Scelte che a Roma come in Piazza Dante, auspicano Cgil Cisl Uil e Acli, dovranno essere realmente condivise da tutti i portatori di interesse.