ICEF e i buoni di servizio per conciliare lavoro e famiglia

30 Settembre 2022

Sovvenzionati dall’amministrazione provinciale e dal Fondo Sociale Europeo, i Buoni di Servizio sono nati per aiutare i genitori che lavorano. Essi consistono in una compartecipazione pubblica alle spese sostenute dalle famiglie per l’acquisto di servizi di educazione, cura e custodia di minori dai 3 mesi e fino ai 14 anni, o 18 non compiuti in caso di handicap o altre situazioni di disagio.

Vengono erogati in forma complementare ai servizi pubblici presenti sul territorio provinciale e assegnati mediante graduatorie mensili, fino ad esaurimento fondi. I Buoni di Servizio consentono alle famiglie di abbattere i costi dei servizi di cura ed educazione dei figli, purché essi siano erogati da enti e soggetti accreditati. Per ottenerli è necessario calcolare gratuitamente l’ICEF al CAF e presentare apposita domanda.

Chi ha diritto ai Buoni di Servizio

  • I nuclei familiari con uno o più figli fino a 14 anni di età – o 18 non compiuti in caso di handicap o altre situazioni di disagio – anche in affido, in possesso di indicatore ICEF idoneo e con residenza – o domicilio per l’attività lavorativa – in provincia di Trento.
  • Nel caso di nuclei familiari dove sono presenti entrambi i genitori, è la madre che può richiedere i Buoni di servizio, ma solo se entrambi i genitori sono occupati, in fase di assunzione o disoccupati inseriti in percorsi di formazione/riqualificazione.
  • Nel caso di nuclei familiari monoparentali, è il genitore presente a fare domanda, sia esso la madre o il padre. Il genitore deve essere occupato, in fase di assunzione o inserito in percorsi di formazione/riqualificazione finalizzati alla ricerca attiva di occupazione.

Per tutti valgono i requisiti di residenza in provincia di Trento – o domicilio per l’attività lavorativa – e di possesso di un indicatore ICEF idoneo.

Quanto copre il Buono di Servizio?

Il contributo pubblico varia in funzione di diversi fattori, tra cui il costo del servizio richiesto, l’ICEF e il monte ore lavorativo settimanale del richiedente. Viene erogato a fronte di un contributo finanziario personale pari ad almeno il 10% o il 15% della quota totale del servizio.
Tramite il calcolo dell’ICEF il genitore conoscerà l’idoneità o meno del proprio nucleo familiare a presentare richiesta e il massimale finanziabile con un singolo Buono di Servizio. Dopo di che, dovrà accedere in autonomia al sito provinciale del Fondo sociale europeo in Trentino e compilare online la richiesta di Buoni di servizio.

Quando presentare la domanda?

È possibile fare richiesta dei Buoni di Servizio in qualsiasi momento dell’anno, a seconda delle esigenze familiari e delle scadenze dei servizi specifici a cui si intende accedere. Le graduatorie vengono stabilite mensilmente, fino ad esaurimento fondi.

CAF ACLI è a disposizione su appuntamento per il calcolo gratuito dell’ICEF (0461 277277 – online su mycaf.it nella sezione Prenota appuntamento – via chat su questo sito o tramite la App ACLInet – caf@aclitrentine.it).