Modello EAS: scadenza al 31 marzo per gli enti non profit

20 Marzo 2023

Scadenza importante per le associazioni e gli enti senza scopo di lucro che nel corso del 2022 abbiano avuto delle variazioni rilevanti che potrebbero intervenire sul loro diritto a godere di determinati benefici fiscali. Entro il 31 marzo 2023 essi sono tenuti a presentare per via telematica all’Agenzia delle Entrate il cosiddetto Modello EAS, tramite un intermediario come il CAF o attraverso i canali dell’Agenzia.

Il Modello EAS è uno strumento nato per contrastare le frodi nel terzo settore, tutelando al tempo stesso le vere forme associazionistiche. Attraverso l’EAS, infatti, gli enti associativi non profit forniscono una serie di informazioni sotto il profilo fiscale e dimostrano il diritto a godere di determinati vantaggi loro destinati.

Per le associazioni già esistenti il Modello EAS va presentato entro il 31 marzo, solo nel caso in cui siano intervenuti dei cambiamenti rilevanti ai fini fiscali nel corso dell’anno precedente che potrebbero far acquisire il diritto alle agevolazioni fiscali. Se, al contrario, l’ente perde i requisiti per godere dei benefici fiscali, ha l’obbligo di presentare il Modello EAS entro 60 giorni dal verificarsi della variazione.

Ricordiamo che per le associazioni di nuova costituzione il Modello EAS va inviato entro 60 giorni dalla costituzione dell’ente.

Mancato invio del Modello EAS o ritardo
Il mancato invio del modello comporta la perdita delle agevolazioni fiscali riconosciute per legge agli enti non profit. In caso di mancata presentazione entro i termini previsti, l’ente non profit potrà regolarizzare la propria posizione con l’invio del Modello entro la scadenza della prima dichiarazione utile e il pagamento di una sanzione tramite F24.

Scadenza
La scadenza del 31 marzo 2023, quindi, va rispettata soltanto se siano intervenuti variazioni determinanti nel corso del 2022 per la fruizione delle agevolazioni fiscali concesse agli enti non profit. Non occorre inviare il Modello se le novità hanno riguardato i proventi per attività di sponsorizzazione e pubblicità, i messaggi pubblicitari, l’ammontare medio delle entrate complessive, il numero degli associati dell’ente nell’ultimo esercizio, l’ammontare di erogazioni liberali ricevute, l’ammontare di contributi pubblici ricevuti, il numero e giorni delle manifestazioni di raccolta pubblica di fondi.

CAF ACLI è a disposizione su appuntamento (0461 277277, mucaf.it, via chat su questo sito o sulla App ACLInet, caf@aclitrentine.it).