Prima domenica di Quaresima 2022
Commento a cura di Don Cristiano Bettega, Accompagnatore per la Vita Cristiana delle ACLI Trentine
Dal Vangelo secondo Luca (4,3-4)
Il diavolo disse a Gesù: «Se tu sei il Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Una delle canoniche in cui ho abitato per alcuni anni è situata vicino allo stabilimento di un panificio molto conosciuto. Era regolare, negli anni in cui ho abitato lì, essere avvolto dal profumo del pane tutte le mattine. Uno spettacolo! E lo può immaginare anche chi abita lontano da un panificio. Il profumo del pane è qualcosa di unico, credo, e non per niente la saggezza popolare è abituata a pensare che una persona particolarmente buona è “come un pezzo di pane”. In senso più lato, poi, il pane è tutto ciò che mangiamo, a qualsiasi genere alimentare appartenga e a prescindere dalle diete che spesso ci vengono prescritte: senza pane, senza cibo, non si può vivere.
Gesù lo sa, come potrebbe non saperlo? E però la sua Parola ci chiede di stare all’erta, di porre attenzione non esclusivamente a ciò che mettiamo sotto i denti, ma anche a ciò che non troviamo né in dispensa né in frigorifero. Cosa ci rende davvero uomini e donne? Solo il cibo? No, decisamente no. Pensate a quanto è necessario per ciascuna e ciascuno di noi essere coinvolti in relazioni vere di amicizia e di amore; a quanto il nostro lavoro può diventare la forma privilegiata di espressione delle nostre belle capacità; e pensate anche a quanto lo sport, il contatto con la natura, l’ascolto di un pezzo di musica o decine e decine di altre cose ci diventano indispensabili. Proprio come il pane di ogni giorno. Ecco, in questa prima tappa di Quaresima Gesù vuole essere molto chiaro con noi: “Attenti – ci dice – a non accontentarvi di riempire lo stomaco, per quanto sia necessario; riempite di significato il vostro cuore, riempite di parole buone la vostra bocca, riempite di sguardi belli i vostri occhi e di gesti dignitosi le vostre mani”. Che, detto in altre parole, altro non è se non questo: far di tutto perché la Parola di Dio che ascoltiamo sia cercata, voluta, amata, bramata. Come il pane la mattina. E il profumo buono allora non verrà solo dal panificio, ma sarà il distintivo della nostra vita.