La povera vedova vera maestra di generosità

04 Novembre 2021

Dal Vangelo della domenica commentato da Padre Ermes Ronchi

In quel tempo, Gesù (…) seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Una donna senza nome, sola, vedova, povera, è l’ultimo personaggio che Gesù incontra nel vangelo di Marco, l’ultima maestra. Gesù ha sempre mostrato una predilezione particolare per le donne sole. Appartengono alla triade biblica dei senza difesa: vedove, orfani e stranieri. E allora Dio interviene e prende le loro difese: “sono miei!”. Una maestra senza parole e senza titoli, sapiente di lacrime e di coraggio, e “se tu ascoltassi una sola volta la lezione del cuore faresti lezione agli eruditi” (Rumi).

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