Le Acli e gli “Orizzonti di speranza” del nostro tempo

Dall’Editoriale pubblicato sul periodico Acli Trentine

Tra le funzioni che le Acli hanno ricoperto negli anni del Covid ed ora della guerra nel cuore dell’Europa c’è sicuramente quella della speranza.

Speranza che ha basi solide nella fedeltà al lavoro, alla Chiesa ed alla democrazia, secondo gli storici valori che contraddistinguono il nostro movimento, ma speranza che nell’epoca attuale deve necessariamente nutrirsi anche di pace, di cambiamento degli stili di vita e di consumo e di lotta alle ingiustizie, nella consapevolezza che un mondo migliore può davvero realizzarsi.

Per questo la campagna per l’adesione alle Acli, tramite il tesseramento annuale, ha assunto il titolo: “Orizzonti di speranza”. Una frase che è anche una testimonianza di impegno e presenza che si dipana in un futuro dove la testimonianza si incontra con la volontà di realizzare opere di bene dove la forza dei valori si confronta con la coerenza dei comportamenti.

Nell’appassionata commemorazione dell’amico Flavio Berloffa, scomparso più di un anno fa, il presidente delle Acli bergamasche Daniele Rocchetti ha richiamato il valore della speranza intesa come “arte del discernimento”. Rocchetti ha spiegato a riguardo che discernere significa innanzitutto “non annegare nella banalità dei giorni” superando le comode e lineari sicurezze del quotidiano per immergersi in una inquietudine operosa che porti ad affrontare concretamente le sfide del presente.

“Il discernimento di oggi – afferma Rocchetti – salva il futuro”.

Da qui la necessità di ricercare i segni in cui “Dio si manifesta nella storia” assumendo una “postura” che vigili sulle contraddizioni del presente, che ricerchi sempre la verità e sviluppi forme inedite di pensiero, proposta, valorizzazione delle intelligenze.

Gli “Orizzonti di speranza” si traducono allora nell’impegno che continua sul piano del confronto e della formazione, della ricerca di nuove frontiere interiori di spiritualità che si accompagnano alla capacità delle Acli di stare dentro i processi di cambiamento come uno “strumento” al servizio della promozione umana, delle lotte per l’emancipazione degli ultimi, dell’impegno per la pace e l’inclusione sociale.

“La forza delle Acli – leggiamo nel documento di lancio della campagna di tesseramento nazionale – è quella di creare connessioni tra associazioni, cittadini e istituzioni per crescere tutti insieme” e fare in modo che le energie della società e dei cittadini si uniscano e convergano all’interno di un grande progetto di condivisione per un orizzonte comune dove il noi della solidarietà e della fraternità prevalga sull’io egoista.