Fatturazione elettronica: al via l'obbligo per tutti i titolari di Partita Iva in regime forfetario

04 Ottobre 2023

Importante novità per i titolari di Partita Iva in regime forfetario: a partire dal 1° gennaio 2024 l’obbligo di fatturazione elettronica si estenderà a tutti coloro che rientrano in questo regime, a prescindere dall’importo dei ricavi/compensi ricevuti.

L’obbligo di fattura elettronica era già scattato a partire dal 1° luglio 2022 per i titolari di Partita Iva in regime forfetario che nell’anno precedente avevano avuto ricavi/compensi superiori a 25 mila euro. Precedentemente, era stato introdotto nel 2015 per le operazioni con la pubblica amministrazione, e dal 1° gennaio 2019 è stato esteso alle operazioni tra soggetti privati, professionisti o imprese.

Che cos’è la fattura elettronica?

La fattura elettronica non è altro che una fattura prodotta in formato digitale xml, la cui autenticità e integrità sono garantite attraverso l’apposizione della firma digitale di chi emette la fattura.

Per i titolari di Partita Iva che fino ad ora non hanno adottato la fatturazione elettronica cambiano dunque le modalità operative di emissione delle fatture: non sarà più necessario produrre fatture cartacee ma si procederà con la compilazione della fattura in formato xml e la trasmissione della stessa attraverso il SdI, il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate. A questo punto è la stessa Agenzia delle Entrate a prendersi in carico il documento e a consegnarlo al destinatario fornendo una ricevuta che assicura l’avvenuta consegna.

Cosa serve per fare la fattura elettronica?

Per elaborare la fattura elettronica e per trasmetterla al proprio committente è necessario avere un pc o qualsiasi altro supporto tecnologico ma, soprattutto, un software dotarsi di un software che consenta di predisporre e inviare la fattura nel formato XML.

Affinché il Sistema di Interscambio processi correttamente la fattura elettronica, oltre ad inserire i dati classici – come il numero, la data, la natura e la quantità di beni o servizi venduti – è importante prestare attenzione a un dato in particolare, il Codice univoco del destinatario che identifica il destinatario della fattura. Per conoscere i Codici Univoci degli enti pubblici basta consultare il registro IPA, nel caso dei privati invece è necessario farselo trasmettere dal privato stesso prima della predisposizione della fattura.

Se tutti questi dati sono stati inseriti correttamente, il Sistema di Interscambio consegna in modo sicuro la fattura al destinatario, comunicando a chi la ha trasmessa data e ora della consegna del documento.


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