Riforma dello Sport e il nuovo lavoro sportivo nei settori non professionistici

02 Ottobre 2023

Una delle più importanti novità previste dalla Riforma dello Sport che è entrata in vigore il 1° luglio 2023 riguarda la nuova disciplina del rapporto di lavoro sportivo. Nell’ordinamento giuridico italiano esordisce la figura del lavoratore sportivo, per la quale sono state previste nuove regole, diritti e tutele. Chi è il lavoratore sportivo e cosa cambia per le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche?

La figura del lavoratore sportivo

Innanzitutto, il lavoratore sportivo viene identificato come “l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara e ogni altro tesserato che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercitano l’attività sportiva verso un corrispettivo”. È inquadrabile come lavoratore sportivo anche chi esercita una mansione prevista nei Regolamenti tecnici della singola disciplina sportiva della FSN o DSA di riferimento, tra quelle necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva.

È un lavoratore sportivo, quindi, soltanto colui che svolge attività di tipo sportivo, mentre non possono essere inquadrati come tali le figure dei collaboratori amministrativo-gestionali non professionali, ad esempio, o coloro che svolgano “una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell’ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali”, ad esempio medici e fisioterapisti, anche se previsti quali tesserati nei regolamenti tecnici delle FSN o DSA.

Cosa cambia per le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche

Per effetto della nuova disciplina in tema di lavoro sportivo, la gestione dei rapporti di lavoro con i collaboratori sportivi cambia radicalmente per le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche. Le principali novità riguardano le tipologie di inquadramento dei rapporti di lavoro e le regole in tema di lavoro retribuito e volontariato.

I nuovi adempimenti per le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche

I cambiamenti sopraggiunti nell’ambito della disciplina del lavoro sportivo richiedono l’attenzione degli enti sportivi, che sono chiamati a rispettare una serie di adempimenti molto importanti.

Stiamo parlando degli obblighi legati alle pratiche di legate alla gestione del lavoro sportivo, ai relativi oneri assicurativi, contributivi e fiscali, nonché in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Non mancano alcune semplificazioni, previste in casi specifici.

Tra gli obblighi previsti per gli enti sportivi c’è anche la comunicazione al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS) dei dati necessari all’individuazione di tutti i contratti di lavoro sportivo, comunicazione che equivale alla comunicazione al Centro per l’impiego e che deve essere fatta entro un certo periodo di tempo.


I servizi delle ACLI trentine offrono una consulenza specializzata per la gestione dell’associazione o società sportiva dilettantistica e per fornire soluzioni su adempimenti e opportunità legate alla riforma dello sport (informazioni e appuntamenti al numero 0461 274986 o via mail all’indirizzo serviziamministrativi@aclitrentine.it).