Tu scendi dalle stelle, Signore Gesù, continuamente; donaci occhi e cuore capaci di accorgercene.

23 Dicembre 2021

Dal Vangelo secondo Luca (2,1-7).

Commento a cura di Don Cristiano Bettega, Accompagnatore per la Vita Cristiana delle ACLI Trentine

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

“Tu scendi dalle stelle…”. Chi non la conosce? Tutti l’abbiamo canticchiata, fischiettata, eseguita con un coro parrocchiale, ascoltata da una corale in concerto, forse anche suonata con chissà quanti strumenti. È sicuramente uno dei canti tipici del Natale, uno di quelli che fanno atmosfera. Ho pensato tante volte che forse il Signore Dio se ne sarebbe rimasto molto, molto più tranquillo se non fosse sceso dalle stelle; avrebbe avuto uno sguardo più distaccato sul nostro mondo e sulle nostre miserie, avrebbe avuto maggior tranquillità insieme ai suoi angeli musicanti, non avrebbe conosciuto né la solitudine, né il tradimento, men che meno la morte. E invece… e invece sappiamo com’è andata, sappiamo che il Re del cielo è proprio sceso dalle stelle, sappiamo che ha mescolato la sua vita alla nostra, ha respirato come facciamo noi, ha sognato, ha tremato, ha goduto dell’amicizia, si è commosso davanti alla povera gente, ha pianto di fronte alla morte. E lo sta facendo ancora: lo sta facendo anche attraverso di te, di me, di noi, in ogni donna e in ogni uomo, in ogni momento della storia, in ogni angolo del mondo.

Tu scendi dalle stelle, Signore Gesù, continuamente; donaci occhi e cuore capaci di accorgercene. Oggi, domani, sempre. Amen.