Dal Cuore delle Comunità al Futuro del Trentino: le ACLI e il 2024

“Usciamo dalla notte delle guerre e delle devastazioni ambientali per trasformare l’avvenire comune in un’alba di luce”. Queste sono le parole pronunciate dal Papa alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) a Dubai, dove erano rappresentate 197 nazioni insieme all’Unione Europea. Esse esprimono il desiderio che il 2024 segni una svolta significativa, un auspicio che vorrei estendere a tutti come augurio per il nuovo anno.

Le guerre e la distruzione dell’ambiente, spesso percepite come remote, non sono estranee a noi. Pertanto, nel corso del 2023, le ACLI si sono dedicate a promuovere stili di vita sostenibili, fornendo informazioni e competenze necessarie per implementare cambiamenti “green” nella quotidianità e invertire la tendenza. Parallelamente, il nostro impegno nelle comunità si è concentrato sulla prevenzione e sulla gestione dei conflitti interpersonali, considerando questa competenza come fondamentale per evitare degenerazioni.

Per garantire la coerenza del nostro agire, abbiamo attuato azioni concrete sia all’esterno che all’interno dell’organizzazione. Abbiamo implementato misure “green” per i nostri servizi e le attività di volontariato, volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo energetico e favorendo l’uso di materiali riciclati o riciclabili. Ci siamo impegnati in iniziative locali di sensibilizzazione contro gli sprechi, posizionandoci in prima linea per ispirare cambiamenti e rafforzare l’idea che la transizione verso un mondo sostenibile è possibile.

Riguardo alla gestione dei conflitti, abbiamo avviato un percorso interno per rafforzare la nostra identità, partendo dall’assunto che essa è robusta solo se è rappresentativa di un impegno collettivo. Le ACLI traggono il loro valore dai propri principi fondanti e dalla credibilità e dalla fiducia guadagnate sul campo da generazioni di volontari e operatori. Tuttavia, per continuare a essere un soggetto essenziale per le famiglie e per il Trentino come “comunità autonoma”, è necessario ridefinire, attualizzare e rilanciare questa identità.

Il prossimo sarà un anno molto particolare per Trento e il Trentino, in quanto la nostra città è stata designata capitale europea del volontariato per il 2024. Con la necessaria consapevolezza di questa grande responsabilità, si prospetta un anno ricco di opportunità per valorizzare la presenza spesso silenziosa ma fondamentale del volontariato e, quindi anche delle ACLI e, soprattutto, degli aclisti. Chiediamo, pertanto, alle istituzioni ed alla politica di impegnarsi allo stesso modo affinché questa straordinaria occasione non vada sprecata, anche riflettendo sul motto attribuito ad Albert Einstein: “Non tutto ciò che conta può essere contato. Non tutto ciò che contiamo, conta”.