Dall’Editoriale pubblicato sul periodico Acli Trentine
Essere sentinelle del territorio significa per le Acli possedere la capacità di continuare a studiare e verificare sul campo la loro adeguatezza nella risposta ai bisogni e ai grandi cambiamenti sociali che attraversano la nostra epoca. Significa avere la capacità, qui ed ora, di dare risposte concrete alle persone e alla famiglie, esplorando e preparando continuamente il futuro. È quanto intendono fare le Acli trentine con Acli-Lab, il laboratorio permanente di analisi organizzativa e proposta di innovazione sociale che abbiamo promosso a partire da sabato 11 novembre. Presso il CFP Enaip di Villazzano ci siamo ritrovati in diverse decine fra dirigenti e soci dei Circoli, responsabili e personale del servizi, dell’Enaip e delle altre strutture e organizzazioni aderenti al nostro “arcipelago”. Una giornata di verifica, di analisi e discussione per giungere ad una prima sintesi operativa riguardante la riorganizzazione del nostro sistema. Acli-Lab nasce al termine dell’indagine che la Presidenza aveva avviato circa due anni fa al fine di predisporre una serie di orientamenti strategici per il futuro delle Acli trentine intese come “Organizzazione sociale unitaria”. L’indagine è stata realizzata da G&A, società specializzata in analisi e consulenza aziendale, e ha previsto una fitta serie di colloqui, interviste e laboratori con figure chiave della nostra organizzazione, dirigenti e rappresentanti del personale, alle quali si sono affiancati una serie di questionari che sono stati proposti a un campione selezionato dei nostri collaboratori e dei nostri utenti. A tutto questo si è aggiunto anche un questionario rivolto ad un campione rappresentativo della popolazione trentina al fine di comprendere il livello di conoscenza delle Acli e di percezione dei servizi offerti.
Verso una nuova cultura organizzativa
Ne è emerso un quadro connotato da una serie di punti di forza che riguardano la capillarità, la competenza e la professionalità che caratterizzano i nostri servizi ed in nostri operatori, nonché una radicata credibilità insita nella storia e nell’impegno espresso dalle Acli attraverso i loro Circoli e le Associazioni aderenti. Permangono però anche segnali di incertezza e criticità che risiedono nella percezione confusa dei servizi da parte dell’utenza così come l’oggettiva frammentazione che ancora caratterizza la nostra organizzazione. Si avverte pertanto la necessità di migliorare il nostro sistema di comunicazione sia verso l’interno, ovvero le nostre strutture, sia verso l’esterno, ovvero i nostri clienti.
Abbiamo bisogno inoltre di una nuova e più efficiente “cultura organizzativa” che crei le condizioni per costruire un vero e proprio sistema unitario.
Il primo appuntamento di Acli-Lab ha messo in evidenza la voglia e la disponibilità dei presenti di dialogare di più e meglio, rompendo definitivamente la distanza fra servizi e associazioni al fine di creare un’organizzazione in grado di dare risposte a 360 gradi alla nostra utenza e per tutto il tempo di vita di ogni associato e ogni associata.
Il laboratori e le discussioni finali hanno evidenziato la disponibilità e l’urgenza di sviluppare un nuovo livello di consapevolezza per sentirsi parte attiva di un’organizzazione che lavora per il bene delle persone e si fa interprete dei necessari “cambiamenti d’epoca” evocati da papa Francesco. Acli-Lab vuole pertanto rappresentare una prima tappa di un percorso partecipativo per recuperare i valori delle origini per proiettarli nel futuro attraverso la rigenerazione della comunità ed il miglioramento continuo dei nostri servizi.