Le Acli e la Federazione Anziani e Pensionati incontrano le Funne – le ragazze che sognavano il mare, una storia poetica di dodici “ragazze ottantenni” di un paesino di montagna del Trentino che per poter andare al mare per la prima volta sfidano i reumatismi, le paure, la crisi economica… giovedì 6 aprile 2017 ad ore 16.00 presso la sede Acli di Trento in Via Roma 57 al IV piano.
Modera l’incontro il giornalista Walter Nicoletti.
“Una storia che ha conquistato le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo, nata in una mattina d’estate, verso la fine di luglio, tra le montagne selvagge.
«Il mare l’hanno sognato abbastanza da far muovere la montagna.» – la Repubblica
C’era una volta una piccola valle sperduta tra i monti. Una valle di quelle selvagge, con alte montagne e pareti di ghiaccio, dighe imponenti e laghi profondi di acqua cristallina. Ed è proprio qui a Daone, in Trentino, che comincia la nostra storia. La storia delle Funne, del loro viaggio e del loro sogno. Funne in dialetto significa donne, e le nostre Funne, ricche di sogni e di voglia di avventura, sono le irriducibili ottantenni del circolo pensionati Rododendro. Per festeggiare il ventennale del loro circolo decidono di fare una gita molto speciale: andare per la prima volta al mare tutte insieme, perché molte di loro il mare non lo hanno mai visto. Bellissima idea, bellissimo sogno. Ma certi sogni per diventare reali devono fare i conti con la cassa, e la cassa del Rododendro purtroppo piange. Sotto gli auspici della Madonna della Neve, e nutrite dall’immancabile fetta di polenta, le idee si moltiplicano: «E se vendessimo delle torte alla sagra del paese?»; «E se facessimo un calendario da vendere come i pompieri?»; «E se facessimo un “croadfanding” o quella roba lì che non so bene cos’è ma che è dentro l’Internèt?». La loro poetica avventura fatta di successi, insuccessi, inaspettata notorietà, gelosie, lacrime e tante risate è raccontata da Katia Bernardi, una favola vera, capace di farci ricordare che i sogni non hanno età e che non è mai, mai, mai troppo tardi. “