Donati 4.600 euro grazie a un’iniziativa che, sostenendo i negozi di prossimità CONAD, rilancia la necessità di azioni concrete a sostegno dei migranti
Le ACLI trentine uniscono nuovamente le forze per dare vita a un’iniziativa dalla doppia finalità in occasione del Natale: il sostegno ai piccoli negozi di alimentari, tramite la distribuzione ai propri dipendenti di buoni spesa utilizzabili sui punti vendita a insegna Conad, ma anche la solidarietà sociale. Nell’ambito della suddetta iniziativa di welfare aziendale, infatti, le ACLI trentine hanno deciso di impegnarsi nel dare il loro contributo ad una campagna di assistenza rivolta ai migranti della rotta balcanica, trovando nel Gruppo DAO un interlocutore entusiasta per rafforzare l’azione solidale.
Il progetto, denominato “Cambiamo Rotta”, è promosso dalla Diocesi di Trento, con il sostegno di Ipsia/Acli e l’adesione del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) Trentino Alto Adige, del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani, del Movimento dei Focolari e dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di fornire assistenza diretta alle migliaia di migranti che ogni anno fuggono da paesi in guerra o sottoposti a regimi dittatoriali quali l’Afghanistan, la Siria, l’Iran e il Pakistan e attraversano i Balcani per cercare un futuro in Europa.
La politica difensiva adottata in questi anni da molti paesi europei ha coronato di chilometri di filo spinato i confini dell’Ue, potenziato la repressione della polizia di frontiera, creato dei giganteschi campi di confinamento legalizzati, quali gli hotspot, dove la vita dei migranti è al limite dell’umano.
Cibi, vestiti, una mensa, una lavanderia e assistenza psicologia sono i principali interventi realizzati in questi ultimi mesi grazie al lavoro dei volontari di Ipsia e Caritas italiana in particolare.
Per sostenere la campagna, ACLI e DAO hanno voluto stanziare 10 euro per ogni buono spesa emesso, per un totale di 4.600 euro che andranno devoluti all’Opera Missionaria Diocesana.
La somma raccolta verrà impiegata in particolare nella gestione della lavanderia nel campo provvisorio di Lipa in Bosnia. Si stima infatti che circa il 50% di questi migranti soffra di scabbia: indumenti e lenzuola pulite rappresentano un prerequisito fondamentale per il mantenimento dell’igiene e della salute nel campo.
“Con piacere abbiamo voluto affiancare le ACLI e IPSIA in questo gesto di solidarietà verso chi scappa da guerre e conflitti ad un passo da casa nostra”, spiega il Direttore Operativo di DAO Nicola Webber.
“In un periodo storico in cui l’emergenza sanitaria legata al Covid ha preso il sopravvento – prosegue Webber – non vogliamo né possiamo dimenticarci delle molte altre emergenze umanitarie che purtroppo tutt’oggi sussistono, anche se con meno eco da parte dei media. Un piccolo contributo per non dimenticarci che facciamo tutti sempre parte di una Comunità molto più grande”.