Lavoro domestico: cosa cambia con il nuovo Contratto Collettivo Nazionale?

19 Ottobre 2020

È entrato in vigore lo scorso 1° ottobre il nuovo Contratto Collettivo Nazionale che disciplina il lavoro di colf, badanti e baby sitter. Il nuovo contratto collettivo introduce novità sostanziali in termini di retribuzione, congedi e formazione che influiscono sulle famiglie che hanno il bisogno di affidarsi a queste figure professionali.

Inquadramento e retribuzione
Con le nuove regole i lavoratori domestici (che, d’ora in avanti, si chiameranno “assistenti familiari”) vengono inquadrati in quattro diversi livelli di mansione a seconda che si occupino della gestione della casa o dell’assistenza e cura di uno o più componenti della famiglia.

Dal punto di vista della retribuzione, se da gennaio 2021 è previsto per tutte le mansioni un piccolo aumento, già a partire da ottobre 2020 sono state introdotte alcune indennità economiche per alcune tipologie di lavoratori. In particolare, per le baby sitter che assistono bambini con età inferiore ai 6 anni, per le badanti che prestano assistenza a più di una persona non autosufficiente nella stessa famiglia, per i collaboratori in possesso della certificazione di qualità.

Inoltre, nasce la figura dell’assistente educatore formato (da inquadrare a livello DS), assunto con lo scopo di seguire persone con disabilità psichica o disturbi dell’apprendimento/relazionali, all’interno di un progetto educativo specifico.

Periodo di prova
Il periodo di prova aumenta a 30 giorni di effettivo lavoro per tutti gli assistenti familiari conviventi. Per colf e badanti non conviventi, invece, restano inalterati i 30 giorni per i livelli D e DS e 8 giorni per tutti gli altri.

Congedi
Si possono utilizzare i permessi retribuiti anche per incombenze legate al rinnovo del permesso di soggiorno o ricongiungimento familiare.

Al padre lavoratore domestico spettano 7 giorni di permesso nel caso di nascita di un figlio.

È stata introdotta la possibilità di usufruire di un periodo di congedo di massimo 3 mesi alle collaboratrici domestiche che hanno subito violenza.

Formazione
Aumentano a 64 ore/anno i permessi per la formazione professionale per partecipare a corsi di formazione promossi dall’ente bilaterale di comparto. I permessi possono essere utilizzati anche per attività formative legate al rinnovo dei titoli di soggiorno.

Cosa può fare CAF ACLI per te?
Le famiglie che hanno il bisogno di avvalersi di queste figure professionali possono trovare assistenza al CAF ACLI per la gestione dei rapporti di lavoro.

Prenota un appuntamento al numero 0461 277277 oppure all’indirizzo caf@aclitrentine.it.