Modello 730: i vantaggi di presentarlo

27 Aprile 2024

Come ogni anno è arrivato il momento della compilazione della dichiarazione dei redditi tramite il 730, il Modello che raccoglie tutte le informazioni necessarie per calcolare e versare l’imposta dovuta per i redditi percepiti nell’anno precedente. La scadenza per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate è fissata al 30 settembre, ma prima si fa, prima si ottiene l’eventuale rimborso.

Morena Facchini, responsabile fiscale CAF ACLI: “La dichiarazione dei redditi consente al contribuente di indicare alcune tipologie di spesa sostenute nel corso del 2023 per le quali è possibile applicare detrazioni o deduzioni che potrebbero concretizzarsi in un risparmio sull’imposta dovuta allo Stato o in un rimborso. Le spese che si possono inserire nella dichiarazione dei redditi per ottenere la detrazione sono molte, più di cento”.

Tra le voci più comuni ci sono le spese mediche, le spese per l’istruzione, le spese di ristrutturazione e risparmio energetico o le spese per gli abbonamenti ai trasporti pubblici, ma ce ne sono tante altre meno conosciute; vediamone alcune qui di seguito.

Detrazioni spese per l’affitto

Si possono detrarre le spese dell’affitto sostenute per la propria abitazione principale. L’importo varia a seconda del tipo di contratto, a seconda dell’età, se si è trasferita la residenza per lavoro. Anche gli studenti universitari fuori sede – o i genitori di cui sono a carico – possono ottenere una detrazione per l’appartamento utilizzato nella città sede dell’università, purché fuori provincia e a distanza di 100 km.

Detrazioni figli a carico e Assegno Unico

Già nel Modello 730 dell’anno scorso, gli effetti dell’Assegno Unico avevano cominciato a farsi sentire sui redditi percepiti da marzo 2022 in poi, da quando cioè l’Assegno Unico era entrato in vigore azzerando le detrazioni sui carichi dei figli fino a 21 anni.

Diversamente dall’anno scorso, nella dichiarazione dei redditi 2024 l’effetto dell’Assegno Unico verrà esteso su tutti e 12 i mesi. Di conseguenza, per l’intero anno d’imposta 2023 le detrazioni sui carichi fiscali spetteranno solo per i figli con 21 anni o più, cioè quelli per cui non è possibile percepire l’Assegno Unico. Resta fermo che i dati dei figli vanno comunque indicati nel prospetto dei familiari a carico per non perdere il diritto alle altre detrazioni sulle spese sostenute per loro (ad esempio spese mediche, sportive, scolastiche, universitarie, ecc.).

Spese funebri

Si possono detrarre le spese funebri sostenute per una persona deceduta, a prescindere dall’esistenza o meno di un vincolo parentale. La detrazione del 19% può essere ripartita tra tutte le persone che hanno concorso a pagare le spese, anche se la fattura è intestata solo a una di esse.

Gli eredi hanno diritto anche alla detrazione d’imposta (oppure alla deduzione dal proprio reddito complessivo) per le spese sanitarie sostenute per il defunto dopo il decesso.

Contributi lavoratori domestici

I contributi previdenziali versati dai datori di lavoro ai lavoratori domestici sono deducibili. Inoltre, per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, il datore di lavoro può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute, a condizione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro e in presenza di un certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza.

CAF ACLI è a disposizione per la presentazione e la trasmissione del Modello 730 in sede (appuntamenti al 0461 277277 – mycaf.it – via chat – caf@aclitrentine.it) o a distanza su mycaf.it