
Ancora poche settimane di tempo per presentare il 730, il modello più utilizzato dai contribuenti per dichiarare i redditi dell’anno precedente all’Agenzia delle Entrate. La data limite è fissata al 2 ottobre 2023, poiché la data canonica del 30 settembre cade di sabato.
Al di fuori dei casi in cui esiste l’obbligo di fare la dichiarazione, esistono delle situazioni nelle quali presentare il modello 730 può essere vantaggioso anche per chi ne è esonerato; ad esempio, quando nel corso del 2022 si sono sostenute molte spese detraibili o deducibili, che potrebbero concretizzarsi in un rimborso da parte dello Stato.
Tra le voci più comuni ci sono le spese mediche, le spese per l’istruzione, le spese di ristrutturazione e risparmio energetico o le spese per gli abbonamenti ai trasporti pubblici, ma ce ne sono tante altre meno conosciute.
Detrazioni spese per l’affitto
Si possono detrarre le spese dell’affitto sostenute per la propria abitazione principale. L’importo varia a seconda del tipo di contratto, a seconda dell’età (se si ha meno di 31 anni l’importo può essere maggiore), se si è trasferita la residenza per lavoro. Anche gli studenti universitari fuori sede – o i genitori di cui sono a carico – possono ottenere una detrazione per l’appartamento utilizzato nella città sede dell’università, purché fuori provincia e a distanza di 100 km.
Detrazione eliminazione barriere architettoniche
Per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 (prorogato al 31 dicembre 2025), per lavori finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti, spetta una detrazione d’imposta del 75%, ripartita in 5 rate annuali, su un tetto di spesa massimo di 30 mila, 40 mila o 50 mila euro, a seconda di specifici casi. Sono agevolabili gli interventi di automazione degli impianti degli edifici, la sostituzione degli impianti (anche le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali dell’impianto sostituito), gli interventi necessari a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, l’ampliamento delle porte e la sostituzione dei sanitari.
Rimodulazione delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente, assimilato e da pensione
È stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro.
È stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro.
In merito alle detrazioni per redditi assimilati e altri redditi è stato innalzato a 5.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e altri redditi pari a 1.265 euro.
Spese funebri
Si possono detrarre le spese funebri sostenute per una persona deceduta, a prescindere dall’esistenza o meno di un vincolo parentale. La detrazione del 19% può essere spartita tra tutte le persone che hanno concorso a pagare le spese, anche se la fattura è intestata solo a una di esse.
Gli eredi hanno diritto anche alla detrazione d’imposta (oppure alla deduzione dal proprio reddito complessivo) per le spese sanitarie sostenute per il defunto dopo il decesso.
Contributi lavoratori domestici
I contributi previdenziali versati dai datori di lavoro ai lavoratori domestici sono deducibili. Solo per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, il datore di lavoro può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute, a condizione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro e in presenza di un certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza.
CAF ACLI è a disposizione per la presentazione e la trasmissione del Modello 730 in sede (appuntamenti al 0461 277277 – mycaf.it – via chat – caf@aclitrentine.it) o a distanza su mycaf.it