Bonus casa: proroga per la comunicazione delle opzioni

04 Marzo 2024

È stata disposta una proroga per la comunicazione delle opzioni dei bonus edilizi: slitta dal 16 marzo al 4 aprile 2024 il termine entro il quale i contribuenti o i loro intermediari devono comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione per lo sconto in fattura o la prima cessione del credito, relativamente alle spese sostenute nel 2023 e alle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022 per gli interventi di risparmio energetico e ristrutturazione.

La stessa proroga vale per gli amministratori di condominio tenuti a inviare al Fisco i dati relativi agli interventi effettuati nel 2023 sulle parti comuni condominiali.

I bonus casa: cosa sono?

I contribuenti possono sfruttare una serie di agevolazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia e/o risparmio energetico delle proprie abitazioni, sotto forma di detrazioni che vengono stabilite ogni anno dalla legge finanziaria varata dal Governo.

Per l’anno 2024 le principali sono:

  • Bonus ristrutturazioni: per i lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria e risanamento in condominio o in edifici singoli
  • Bonus mobili: una detrazione strettamente collegata alla ristrutturazione di un immobile.
  • Ecobonus e Sismabonus: per gli interventi finalizzati ad aumentare il livello di efficienza energetica o la messa in sicurezza sismica degli edifici esistenti
  • Bonus barriere architettoniche: per le spese sostenute per abbattere le barriere architettoniche con ascensori o montacarichi.

Come si recupera l’agevolazione fiscale?

Tutti i bonus possono essere recuperati tramite la dichiarazione dei redditi, ma nella misura massima in cui si disponga di una sufficiente capienza d’imposta.

In alternativa, e solo in alcuni casi, c’è la possibilità:

  • dello sconto in fattura: solo per specifiche situazioni in deroga, l’impresa o le imprese che effettuano i lavori possono applicare uno sconto in fattura ed il cliente cede il credito fiscale all’impresa;
  • della cessione del credito a terzi: solo per specifiche situazioni in deroga, il contribuente può sostenere le spese e successivamente cedere la detrazione a qualsiasi impresa o privato, comprese banche e operatori finanziari, con il vantaggio di recuperare nell’immediato l’agevolazione senza il bisogno di aspettare le 5 o 10 rate del credito se fatto valere in dichiarazione dei redditi.

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