Dichiarazione dei redditi: detrazioni e deduzioni vantaggiose

29 Aprile 2024

La presentazione della dichiarazione dei redditi consente anche alle Partite Iva in regime ordinario (e non forfettario) di indicare alcune tipologie di spesa sostenute nel corso del 2023 per le quali è possibile applicare una detrazione o una deduzione che potrebbe concretizzarsi in un risparmio sull’imposta dovuta allo Stato o in un rimborso.

Le spese che si possono inserire nella dichiarazione dei redditi per ottenere la detrazione o la deduzione sono molte, più di cento. Tra le voci più comuni ci sono le spese mediche, le spese per l’istruzione, le spese di ristrutturazione e risparmio energetico o le spese per gli abbonamenti ai trasporti pubblici, ma ce ne sono tante altre meno conosciute; vediamone alcune.

Detrazioni spese per l’affitto

Si possono detrarre le spese dell’affitto sostenute per la propria abitazione principale. L’importo varia a seconda del tipo di contratto, a seconda dell’età, se si è trasferita la residenza per lavoro. Anche gli studenti universitari fuori sede – o i genitori di cui sono a carico – possono ottenere una detrazione per l’appartamento utilizzato nella città sede dell’università, purché fuori provincia e a distanza di 100 km.

Detrazioni figli a carico e Assegno Unico

Già nel Modello 730 dell’anno scorso, gli effetti dell’Assegno Unico avevano cominciato a farsi sentire sui redditi percepiti da marzo 2022 in poi, da quando cioè l’Assegno Unico era entrato in vigore azzerando le detrazioni sui carichi dei figli fino a 21 anni.

Diversamente dall’anno scorso, nella dichiarazione dei redditi 2024 l’effetto dell’Assegno Unico verrà esteso su tutti e 12 i mesi. Di conseguenza, per l’intero anno d’imposta 2023 le detrazioni sui carichi fiscali spetteranno solo per i figli con 21 anni o più, cioè quelli per cui non è possibile percepire l’Assegno Unico. Resta fermo che i dati dei figli vanno comunque indicati nel prospetto dei familiari a carico per non perdere il diritto alle altre detrazioni sulle spese sostenute per loro (ad esempio spese mediche, sportive, scolastiche, universitarie, ecc.).

Spese funebri

Si possono detrarre le spese funebri sostenute per una persona deceduta, a prescindere dall’esistenza o meno di un vincolo parentale. La detrazione del 19% può essere spartita tra tutte le persone che hanno concorso a pagare le spese, anche se la fattura è intestata solo a una di esse.

Gli eredi hanno diritto anche alla detrazione d’imposta (oppure alla deduzione dal proprio reddito complessivo) per le spese sanitarie sostenute per il defunto dopo il decesso.

Contributi lavoratori domestici

I contributi previdenziali versati dai datori di lavoro ai lavoratori domestici sono deducibili. Solo per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, il datore di lavoro può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute, a condizione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro e in presenza di un certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza.

Scadenze

Il termine per il versamento delle imposte – saldo 2023 e primo acconto 2024 – dei contribuenti forfettari e dei soggetti ISA è differito dal 1° luglio al 31 luglio, senza la maggiorazione dello 0,4%.

Dal 2024 il termine di presentazione delle dichiarazioni trasmesse per via telematica da persone, società o associazioni tramite il modello Redditi è fissato al 30 settembre, anziché al 30 novembre. Per il 2024 è già prevista una proroga al 15 ottobre 2024.