30 Novembre 2010
Caro Cardinal Martini, sono trascorsi quasi cinquant’anni dal Concilio Vaticano II e molti coltivano oggi gli stessi timori che preoccupavano, allora, diversi vescovi e teologi, ovvero la possibilità che interpretazioni letterali della Scrittura possano condurre a impedire una più critica lettura storica e, di fatto, rifiutare alcuni progressi scientifici.
Vedi Articolo di Ignazio Marino e Carlo Maria Martini